Tour de France 2018, la tappa 13
Bologna, 20 luglio 2018 – Tre tapponi alpini hanno ridisegnato la classifica del Tour de France 2018 e soprattutto affaticato le gambe dei corridori. Dopo l’Alpe d’Huez, la Grande Boucle propone oggi una tappa di ‘riposo’, la numero 13, o almeno una frazione che non prevede particolari variazioni altimetriche. Si va da Bourg D’Oisans a Valence, sono 169 chilometri con due soli Gpm.
Nibali si ritira dal Tour dopo la caduta. Ecco cosa è successo
Tour de France 2018, tappa 12. Le pagelle di Angelo Costa
Tour de France 2018, Uran si ritira. Sagan: "Mi separo da mia moglie"
Il percorso. Dopo la partenza, subito tratto in discesa per arrivare Vizille al chilometro trenta, località dove inizia il primo Gpm, Cote de Brie (2.4 km al 6.9%). Dopo lo scollinamento, discesa e lungo tratto di pianura per passare al traguardo volante di Saint Quintin sur Isere e arrivare all’imbocco, al chilometro 109, del secondo e ultimo Gpm. Si tratta de la Cote de Sainte Eulalie en Royans, quarta categoria di 1 chilometro al 4.9%. Attorno al chilometro 121 di corsa ultimo tratto di leggera salita di 5 chilometri, poi lungo falsopiano e ultima parte di tappa in leggera discesa verso Valence. All’interno della cittadina del sud est della Francia, ci saranno un paio di curve a 90 gradi e una rotonda nel finale.
Orari tv – Diretta integrale Eurosport dalle 13.30, disponibile anche su Eurosport Player e sui dispositivi mobile Premium Play e Sky Go.
Cronotabella. Partenza da Bourg D’Oisans alle 13.45, Cote de Brie attorno alle 14.30, traguardo volante di Saint Quintin sur Isere tra le 15.15 e le 15.24, Cote de Sainte Eulalie en Royans tra le 16.04 e le 16.17. Arrivo previsto a Valence tra le 17.21 e le 17.41.
Favoriti. I favoriti possono essere i velocisti, ma attenzione alle fughe, dal momento che poche squadre potrebbero avere interesse ad arrivare in volata. La tappa de La Rosiére ha prodotto il ritiro per tempo massimo di Cavendish e Kittel, che quindi escono dal plotone delle ruote veloci. Oggi, verso l'Alpe d'Huez, hanno abbandonato Dylan Groenewegen e Fernando Gaviria. Insomma, l'unica vera ruota veloce rimasta in gruppo sembra essere quella di Peter Sagan. Con Sonny Colbrelli possibile sorpresa e Arnaud Dèmare terzo incomodo. Attenzione anche al nostro Pasqualon che potrebbe approfittare dell’occasione.
